Il nuovo volto dell’e-commerce e i settori con i numeri più alti

La situazione di emergenza che stiamo vivendo da due anni ormai ha portato, come ben si sa, dei cambiamenti notevoli nelle abitudini di consumo. I numeri risalenti all’inizio del 2020 sottolineano chiaramente la crescita esponenziale dell’e-commerce, che si è potuta vedere anche nell’altissimo numero di persone che, fino allo scoppio della pandemia, non avevano mai acquistato nulla online e si sono approcciate al web per comprare diversi prodotti.

Nel corso del tempo – e con la fine delle restrizioni più dure – il quadro è ulteriormente mutato. I numeri si sono leggermente abbassati, rimanendo comunque molto interessanti. Si può parlare, a tutti gli effetti, di un nuovo volto per l’e-commerce, diventato parte strutturale della nostra quotidianità. Raccontarne le sfaccettature significa, per forza di cose, chiamare in causa i settori con i numeri più alti. Nelle prossime righe, ne abbiamo elencati alcuni.

Health & Pharma

La rivoluzione per il mondo Health & Pharma è arrivata ben prima della pandemia, per la precisione nel 2015. In quell’anno, infatti, è stata liberalizzata la vendita online dei farmaci senza obbligo di prescrizione. Da allora, tantissime farmacie hanno chiesto al Ministero della Salute l’autorizzazione ad aprire un e-commerce. Il mondo a cui stiamo dedicando questo paragrafo ha riflettuto alla perfezione i mutamenti sopra citati. Dopo un 2020 stellare, la curva del giro d’affari si è leggermente abbassata ed è emersa una nuova abitudine, ossia il focus sulla multicanalità. Sono sempre di più le persone che, dopo aver scelto online un prodotto, lo ritirano presso il punto vendita fisico. Per osservare in maniera globale i cambiamenti legati al rapporto tra settore Health & Pharma e web è necessario ricordare la possibilità di ordinare online i farmaci con obbligo di ricetta, prenotabile previo invio al farmacista della foto della succitata ricetta medica.

Elettronica

Una conferma per quanto riguarda i settori più redditizi in ambito e-commerce – almeno in Italia – riguarda gli ottimi numeri dell’elettronica. La cosa non deve destare sorpresa dato che, con lo smartworking, avere dei device funzionanti è sempre più importante.

Cannabis light

La cannabis light è un business relativamente giovane per il nostro Paese. Per rendersene conto, basta rammentare che prima del gennaio 2017, mese di entrata in vigore della Legge 242/2016, non esisteva. Negli ultimi anni in tutta Europa, anche in virtù della capillare diffusione della problematica dello stress con conseguente necessità di trovare rimedi naturali per affrontarlo – p.e. l’olio di CBD – sono nati tantissimi e-commerce incentrati sulla vendita di prodotti a base di cannabis depotenziata, caratterizzata cioè da una quantità di THC compresa tra lo 0,2 e lo 0,6%. Questa crescita ha comportato di riflesso l’aumento degli e-commerce B2B. Un esempio sono quelli che vendono articoli per fumatori ingrosso – p.e. cartine, grinders e bong, giusto per citare alcuni dei prodotti più amati da chi utilizza cannabis a basso contenuto di THC . Ma vi sono anche e-shop che, invece, vendono cbd ingrosso e prodotti come il già citato olio.

È bene ricordare che il cannabidiolo non è un ingrediente di consumo in tutta Europa. È possibile trovare maggiori informazioni dal punto di vista delle diverse regolamentazioni alimentari del cannabidiolo di ogni singolo paese al seguente link.

Arredamento e home decor

Un altro settore che resiste con ottimi numeri durante quella che può essere considerata la nuova fase dell’e-commerce è quello dell’arredamento e dell’home decor. La cosa non deve stupire: lo smartworking è infatti diventato una misura fissa in molte aziende – chi non lo ha adottato completamente, ha optato per il modello ibrido con qualche giorno a casa e altri in ufficio – e, per ovvi motivi, è emersa la necessità di adattare sempre di più i propri spazi abitativi. Un dato curioso? Nel 2021, tra i prodotti di arredamento più venduti online c’è la scarpiera, un elemento fondamentale in casa soprattutto se si ha poco spazio e la necessità di non lasciare nulla al caso per quanto riguarda l’ordine.

Autore dell'articolo: Andrea Minolli